venerdì 14 settembre 2007

Ancora premi messi in palio da Google - 30 milioni di dollari per andare sulla luna !!

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Google sponsorizza Lunar X PRIZE per lanciare la corsa spaziale della nuova generazione

Per i vincitori in palio una borsa complessiva di 30 milioni di dollari

SANTA MONICA, California (USA), 13 settembre 2007 – X PRIZE Foundation e Google Inc. (NASDAQ: GOOG) hanno annunciato oggi il Google Lunar X PRIZE, una corsa robotica alla Luna con una ricca borsa di 30 milioni di dollari in premi. Aziende private di tutto il mondo concorreranno per far atterrare sulla Luna una navicella-robot (rover) finanziata con mezzi privati, in grado di completare i diversi obiettivi della missione, tra cui esplorare la superficie lunare per almeno 500 metri e inviare video, immagini e dati sulla Terra.

Google Lunar X PRIZE è una competizione internazionale senza precedenti che sfida e incentiva scienziati e imprenditori di tutto il mondo a sviluppare metodi a basso costo per l'esplorazione robotica dello spazio. X PRIZE Foundation, conosciuta principalmente per il suo Ansari X PRIZE da 10 milioni di dollari, una competizione di volo suborbitale privato, è un'organizzazione non profit con finalità educative che ha l'obiettivo di incentivare radicali innovazioni in grado di risolvere alcune delle più importanti sfide che l'umanità deve affrontare al giorno d'oggi.

"Google Lunar X PRIZE si rivolge a imprenditori, scienziati e appassionati di tutto il mondo chiedendo che ci riportino nuovamente sulla superficie della Luna ed esplorino questo ambiente a beneficio di tutta l'umanità", ha affermato il Dr. Peter H. Diamandis, Presidente e CEO della X PRIZE Foundation. "Siamo sicuri che, con il contributo di team provenienti da tutto il mondo, sarà possibile sviluppare una nuova tecnologia robotica e di presenza virtuale che ridurrà drasticamente i costi dell'esplorazione spaziale".

giovedì 13 settembre 2007

10 milioni di dollari per progettare auto innovative

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Google ha dato vita ad un fondo di 10 milioni di dollari per chi saprà proporre progetti di trasporto "alternativo e sostenibile", denari e progetti che potranno poi raccogliere ulteriori investimenti.

"Oggi invitiamo imprenditori ed aziende a mostrarci le loro idee migliori - spiega Google - su come possano contribuire a questa importante causa (fermare il riscaldamento globale, ndr.) (...) La gravità del riscaldamento globale richiede soluzioni da ONG, governi, individui e, ed è molto importante, dai privati". "Se 10 milioni di dollari - continua l'azienda - sono una frazione dell'investimento totale necessario a trasformare il settore dei trasporti, noi speriamo che questa RFP ("request for investment proposals") catalizzerà un'ampia risposta. Abbiamo bisogno che i costruttori di automobili le portino sul mercato, ma anche i veicoli alternativi necessitano di un intero ecosistema di aziende perché possano diffondersi".

bando ufficiale : http://google.org/recharge/rfp/index.html

venerdì 17 agosto 2007

Il black-out di Skype milioni di utenti oscurati

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L'azienda che fa parlare via web milioni di persone

ha escluso un attacco: "E' solo un problema di software"

"Stiamo lavorando per risolvere i problemi di registrazione". L'avviso campeggia dalle ore 16 di ieri sul sito web di Skype, che avverte di un momentaneo blackout del servizio telefonico via internet più famoso del mondo. Nel blog aziendale, il guasto è spiegato con un problema di software: viene smentita l'ipotesi circolata sul web di un attacco hacker e di una violazione del sistema dei pagamenti.

Chiunque desidera iscriversi, infatti, non può farlo, nonostante l'azienda posseduta da eBay assicuri che tutto sarà risolto entro 12-24 ore, senza però dare alcun altro dettaglio sul guasto tecnico, nemmeno attraverso il Customer Service.

Chi si è già registrato può riuscire a connettersi, senza però vedere gli altri "contatti" in linea, trovandosi quindi nell'impossibilità di avviare alcuna comunicazione. Ancora attivo sul sito, invece, il download del programma che permette di effettuare telefonate a basso costo al computer e di scambiare messaggi e file in tempo reale a costo zero. Il blackout, secondo alcuni esperti della Rete, potrebbe essere dovuto ad alcuni aggiornamenti della piattaforma software, oppure a una defaillance dei nodi del sistema basato su piattaforma P2P (peer-to-peer).

Il popolare software, disponibile dal 2002, è completamente gratis come Instant Messenger per la funzione chat, mentre sfrutta la tecnologia VoIP per il servizio SkypeOUT, che consente di chiamare da qualsiasi parte del mondo, grazie a internet, abbattendo così i costi della rete telefonica tradizionale, utilizzata solo nell'ultima tratta della chiamata.

La sfida di Skype verso tutti i gestori di telefonia si traduce in un risparmio dell'86 per cento su telefono fisso, che diventa del 56 per quanto riguarda le chiamate verso telefonino. Il servizio, che nei picchi di utilizzo ha toccato i 5 milioni di utenti collegati contemporaneamente, dovrebbe riprendere a momenti. Intanto, l'azienda liquida la faccenda con un laconico: "Ci scusiamo per l'inconveniente".
INTERNET

(17 agosto 2007)

venerdì 15 giugno 2007

Operazione Bot Roast

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La FBI lancia l'operazione Bot Roast
(letteralmente: Operazione Arrosto di Robot) che mira a combattere la botnet di più di un milione di PC (zombies) .
La stragrande maggioranza sono sistemi Windows, appartenenti a persone ignare che hanno imprudentemente aperto qualche allegato zeppo di malware o sono entrati in un sito “minato”.

La FBI ha inviato a molte persone una lettera di avviso.

I soggetti, quando hanno ricevuto una lettera (cartacea) dall’FBI, sono ovviamente cascati dalle nuvole!

Chiaramente questo milione e passa di persone sono la punta dell’iceberg, e riguardano solo gli Stati Uniti.
In Italia gli zombie aumentano al ritmo di 30.000 al mese, 350.000 in tutto il mondo.
Nota , i servizi di polizia in genere , FBI in testa , ed i Italia la Guardia di Finanza , non contattano mai gli utenti a mezzo email , fate attenzione.

giovedì 14 giugno 2007

Attentato alla sicurezza nazionale

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La U.S. Federal Bureau of Investigation (FBI) ha annunciato mediante un annuncio alla stampa (http://www.fbi.gov/pressrel/pressrel07/botnet061307.htm) che

oltre un milione di indirizzi IP , quindi di PC , sono stati identificati come compromessi da software botnet dannoso :

"Una botnet è una collezione di computer compromessi sotto il controllo remoto di un criminale definito “botherder.” Molti dei proprietari dei computer infetti al servizio dei criminali non sanno di essere vittime. Essi ottengono all'insaputa accessi non autorizzati al loro computer ed il loro computer diventa un veicolo per raggiungere scopi criminali prefissati quali "furto d'identità", un attacco DDOS (denial of service) ,per phishing, per effettuare dei click falsi nei circuiti pay per click , e trasmissione di massa di spam e spyware.

A causa della loro enorme struttura le botnet sono un attentato alla sicurezza nazionale , alla infrastruttura nazionale della sicurezza e per l'economia generale."


martedì 12 giugno 2007

un ex dipendente del servizio 1288 :

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Ghiaccio

"Per quanto riguarda il costo (molto elevato) che applica Telefonica (1288) vale a dire 0,36 centesimi di euro alla risposta (praticamente solo per dire "buongiorno/buonasera, sono nomadus…come posso aiutarla?) più 2,6 centesimi al secondo di conversazione (fino al 30 novembre erano 3,0…) per un totale di poco meno di 2 euro al minuto (immaginati un operatore imbranato che deve dare un'informazione complessa ad un cliente altrettanto imbranato che magari chiedeva l'ufficio oggetti smarriti o il deposito bagagli all'interno dell'aeroporto di Orio al Serio (BG) o della stazione Campo di Marte di Firenze, praticamente 6 minuti di telefonata, io ero presente…) secondo me il Garante Catricalà dovrebbe intervenire sulle tariffe, anche nei confronti degli altri (1254, 1240, 1299…) oltre che auspicare un bel servizio d'assalto de "le Iene" o "Striscia" per portare alla ribalta mediatica qualcosa che interessa le tasche degli italiani, non solo TAV e politica, stile latino "panem et circensem".

 

 

Intercettazioni online: tutti i provider americani hanno installato software che consentono alla polizia di controllare gli utenti.Tutti gli utenti.

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Il controllo avviene su tutti gli utenti, anche quelli europei ed italiani

Negli Usa il Grande Fratello è diventato realtà, dopo che le nuove leggi sulle intercettazioni sono entrate in vigore nonostante la mobilitazioni di numerose associazioni e di diversi esponenti politici nazionali.Da ieri, i provider e i fornitori di servizi Internet, qualunque essi siano, come ad esempio fornitori di telefonate via VoIP, saranno obbligati ad installare sui propri sistemi e server dei tools e software particolari per permettere alle forze dell'ordine di controllare in tempo reale le attività degli utenti. Più precisamente, la polizia federale potrà procedere alle intercettazioni via Internet dopo aver chiesto il permesso ad un magistrato. A questo punto il giro di vite contro la pirateria e nello stesso tempo le nuovi leggi sulle intercettazioni potrebbero favorire le indagini e le denunce delle grandi major discografiche e cinematografiche da tempo impegnate a trovare un modo sistematico per combattere la pirateria online. Ovviamente dovranno avere il benestare di un giudice, ma una volta trovato potranno scattare controlli e denuncie su migliaia di utenti.Ma le intercettazioni estese non colpiranno solo gli utenti americani, perchè importanti aziende americane che hanno dovuto installare la tipologia di software richiesta dalle forze dell'ordine Usa, gestiscono una grande parte del traffico internazionale online controllando le principali dorsali internet. Non solo: numerosi aziende e utenti uilizzano software e servizi Usa: dallo hosting all'housing, dalle e-mail al VoIP che sta crescendo sempre di più: anche queste realtà potranno essere controllate dal Grande Fratello Usa nonostante nella propria nazione vi siano diverse leggi per, ad esempio, per la tutela della privacy.Quindi un giudice americano potrebbe dare il benestare per intercettare un cittadino europeo che sta utilizzando un personal computer e una connessione nella propria nazione al di là dell'oceano. Come potrebbe succedere? In nome della cooperazione internazionale o semplicemente grazie al potere invasivo, giustificato dal pericolo terrorismo, con cui gli Usa sembra vogliano intervenire in molti questioni mondiali.Viene da chiedersi come si comporterà l'Unione Europea rispetto questi nuovi attacchi alla privacy : NO PROBLEM , già adesso l' UK è lo stato con la più alta ingerenza nella sfera privata dei propri cittadini : date un occhiata alla mappa predisposta dalla fondazione internazionalegraphic from Daily Telegraph, November 2, 2006