Da fine Gennaio solo i siti controllati dallo stato potranno caricare e condividere video; e che è dovere degli internet provider cancellare o segnalare materiale sconveniente.
Il nuovo regolamento approvato dall'ente che amministra radio, film e televisione i siti che vogliano trasmettere video o permettere agli internauti di caricare le proprie clip dovranno ottenere un permesso ed essere soggetti al controllo statale.
Non solo: a loro spetta il compito di pattugliare virtualmente le proprie piattaforme in modo da eliminare contenuti proibiti: pornografia, ma anche tutto ciò che danneggia la reputazione della Cina o distrugge la stabilità sociale.
Nel caso non fosse chiaro, le parole del regolamento sono, nella loro retorica orwelliana, piuttosto esplicite:
«Chi fornisce un servizio di video online deve servire il popolo, servire il socialismo
e seguire il suo codice morale».
link: visionpost.it
venerdì 4 gennaio 2008
In Cina il web 2.0 è illegale
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