La vicenda di Ebayabuse.it non è ancora del tutto chiarita e Terrazzano , per poter riaprire il suo sito si è dovuto rivolgere ad un provider straniero.
http://www.ebayabuse.it/ è di nuovo online.
"Abbiamo conservato il dominio it ma abbiamo dovuto riparare su un hosting estero per sottrarci alle censure degli ISP nostrani. Passando per Roma e per Torino, questa storia é iniziata ad Arezzo ed é finita negli Stati Uniti grazie al comportamento ultragarantista di tre Provider italiani: Aruba di Arezzo, Lynk di Roma e Altervista di Torino."
Evidentemente i tre provider italiani hanno chiuso le porte ad ebayabuse.
C'è ancora discussione sull'argomento :
Se fosse stata la polizia postale a chiudere il sito avremmo dovuto trovare la scritta di sequestro sul sito oscurato , come nel caso di http://www.importazionecinese.it/ (http://tentativi.blogspot.com/2007/11/wwwimportazionecineseit.html)
Allora non c'è una iniziativa della Polizia Postale ?
Quindi , come funziona ? Può un provider decidere autonomamente?
Certo che se è sufficiente inviare un fax ad un provider e chiedere la chiusura di un sito per vederlo oscurato , allora io sono molto preoccupato!
Però potrei io stesso inviare parecchi fax ....... :-)
Precedenti :
http://www.antiebayabuse.com/?page=terrazzano_pedofilia
RispondiElimina