La EFF e Openrightsgroup, due importanti associazioni per la difesa dei diritti digitali, hanno organizzato una campagna di sensibilizzazione per opporsi ad una nuova proposta in discussione presso il Parlamento Europeo che innalzerebbe a 95 anni la scadenza dei diritti di registrazione su tutte le opere musicali.
E' una campagna di estremo interesse per tutti noi, Internauti e cittadini Europei.
E' stata attivata una petizione online contro questa proposta di legge:
Le peggiori modifiche alle leggi, soprattutto quando si applicano nell'interesse di pochi gruppi (grandi etichette discografiche) sono quelle che spesso passano inosservate!
E' responsabilità di ognuno di noi tenere gli occhi aperti!
Ma c'è una protezione anche per l'artista che esegue un brano davanti a un registratore, senza essere né il compositore della musica né l'autore dei testi. Sono le famose royalties, il "diritto di performance". E durano 50 anni.
Quando si "pagano i diritti" su un brano musicale, la cifra và divisa fra autore, paroliere e performer (esecutore). Ma il "diritto di registrazione" incide anche su brani musicali "liberi": non importa se il compositore è defunto da oltre 70 anni, l'esecutore continua ad avere un diritto sulla propria performance registrata, e quindi "mette il lucchetto" del Copyright per altri 50 anni anche su musica che altrimenti sarebbe libera e fruibile.
E' alla luce di questi fatti che occorre leggere l'offensiva delle Majors che chiedono all'Unione Europea il raddoppio del periodo di "sequestrabilità".
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