Dopo quelle di Torino, anche a Napoli si scoprono graduatorie scolastiche truccate e manomesse per vie informatiche e - di conseguenza - supplenze, nomine e immissioni in ruolo del tutto arbitrarie.
Qualcuno, dotato della password necessaria, sarebbe entrato nel sistema del Provveditorato e avrebbe modificato i dati relativi alla graduatorie.
Trecento, forse quattrocento tra insegnanti e bidelli, potrebbero non essere in regola.
La denuncia emerge da una lettera inviata dal segretario regionale della Cisl scuola, Vincenzo Brancaccio, al suo leader nazionale Francesco Scrima: «Caro segretario - dice la missiva - sono costretto a chiederti un intervento urgente presso la Signora Ministro della Pubblica Istruzione per ripristinare legalità e certezza del diritto nella scuola campana. Sarai stato certamente informato sulle graduatorie falsate dei collaboratori scolastici (bidelli - ndr) dell'ufficio scolastico di Torino, secondo gli articoli apparsi su "La Stampa" - ricorda Brancaccio - Bene: in Campania la situazione è drasticamente più grave».
Le graduatorie truccate sarebbero tre.
La prima, nella provincia di Napoli, riguarda i docenti inseriti negli elenchi delle «abilitazioni speciali», cioè relative a coloro che dimostrano di aver insegnato per almeno 360 giorni nella scuola statale. Pare che all'interno di questa graduatoria risultino inserite persone che non ne avrebbero avuto titolo e che avrebbero fornito «false certificazioni».
Si parla di «decine» di nomi, ma il materiale ancora da esaminare è sterminato. Per intanto la Guardia di Finanza ha sequestrato gli atti.
Anche nelle graduatorie della scuola d’infanzia ed elementare è stato appurato che «almeno» 42 docenti avrebbero visto il proprio punteggio lievitare repentinamente, da un minimo di otto a un massimo di 64 punti, come dire che a qualche docente sono stati attribuiti cinque anni di lavoro in più. L’esame della graduatoria non è ancora concluso e altri nomi potrebbero emergere.
Ed infine c'è il filone dei bidelli , la «bidellopoli» che, come a Torino , a Centinaia , sarebbero stati catapultati in graduatoria «non avendone neppure i titoli», cioè mancando perfino della licenza media.
L’ipotesi su cui stanno lavorando la magistratura e la direzione scolastica regionale, è analoga a quella prefigurata per il caso di Torino, e cioè di una password trafugata (se non illecitamente fornita) attraverso la quale «qualcuno», verosimilmente interno all’amministrazione, si è inserito nel mare magnum delle graduatorie e ha fatto il bello e cattivo tempo, magari a fronte di mazzette.
(il mattino)
Update 19/10/2008 da ilmessaggero.it:
Graduatorie truccate e 60 docenti denunciati. E' il risultato dell'inchiesta che ha scoperto la manomissione degli archivi informatici del Provveditorato agli Studi di Napoli. Corruzione e falso i reati per i quali si indaga. Le graduatorie - secondo quanto riferisce Il Mattino - sarebbero state truccate per favorire un gruppo di docenti nell'attribuzione di incarichi e supplenze: per ottenere questo risultato sarebbero state pagate mazzette.
Esisteva, secondo l'informativa trasmessa dalla Guardia di Finanza alla Procura della Repubblica di Napoli, un vero e proprio tariffario, a seconda che si trattasse di elementari o medie.
L'inchiesta si è avvalsa della denuncia, tra le altre, della direzione scolastica regionale della Campania. Secondo il direttore scolastico campano, Alberto Bottino, gli hacker sarebbero esterni al Provveditorato, i docenti «disonesti» individuati ed isolati. L'inchiesta mira però ad accertare anche l'eventuale esistenza di una talpa all'interno degli uffici.
Direttore scolastico: amarezza infinita «La mia amarezza è infinita: i docenti sono educatori e formatori e quelli coinvolti in questa vicenda dimostrano, se alla fine le accuse saranno confermate dalla magistratura, di non avere nulla di educativo e formativo». Così il direttore scolastico regionale della Campania, Alberto Bottino, commenta la notizia. «Sono abbastanza certo che si tratti di un'intrusione dall'esterno anche perché, al di là di ogni considerazione, sarebbe quantomeno da stupidi se un dipendente si fosse fatto coinvolgere: sarebbe subito individuato». Ai docenti coinvolti, comunque, fa sapere Bottino, sono già stati tolti i punti aggiunti in maniera truffaldina e gli stessi insegnanti sono stati retrocessi in graduatoria.
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