Un giovane indagato per aver scaricato e scambiato film di contenuto pedo-pornografico.
Il giovane dice che stava semplicemente scaricando file e musica con un programma di P2P e non sapeva che tra quei file vi fosse qualcosa di pedo-pornografico.
Alle 7 di mattina la polizia postale di Torino bussa alla sua porta, con in mano un foglio della procura della repubblica di Savona. Mauro, 22 anni, operaio di Moncalieri, apre e si trova di fronte ad una accusa pesantissima : è indagato per aver scaricato e scambiato film di contenuto pedo-pornografico e rischia 5 anni di carcere.
Gli agenti , mettono a soqquadro il suo appartamento e , dopo due ore , sequestrano il suo computer e tutti i suoi CD.
«Non ho mai scaricato materiale pedo-pornografico. Mi fanno ribrezzo. Ma non so come difendermi e come allontanare da me l’immagine del mostro» dichiara il ragazzo al quotidiano La Stampa.
Ma davvero Mauro voleva scaricare quel tipo di materiale?
A quanto dice anche il suo legale, l’avvocato Emanuele Crozza di Torino è molto più probabile che sia vera la versione del giovane: Mauro stava semplicemente scaricando file e musica attraverso un programma di peer-2-peer e invece si è ritrovato nell’hard disk un file pedo-pornografico.
E la facilità con cui chiunque, soprattutto gli internettiani fai-da-te che usano il pc senza conoscerne i segreti, può trasformarsi in un infame criminale.
Non è la prima volta che qualcuno , dedido alla pratica p2p , si trovi coinvolto in faccende di carattere penale.
E' altrettanto recente la notizia di un signore di sanremo che , precipitatosi a scaricare "gomorra" attraverso il circuito di 'e-Mule' -si è invece ritrovato con un video pedo pornografico ed ha pensato di denunciare il fatto sul quotidiano riviera24 .
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